Progetto In Bici A Pelo d'Acqua
Pedalando senza fretta nell'area transfrontaliera, dal Vallese al Novarese, lungo le reti cicloturistiche riconosciute dalla Regione Piemonte e di interesse nazionale, alla scoperta della cultura, della natura, della storia e dell'enogastronomia di queste terre. I 4 itinerari si caratterizzano per la presenza dell'acqua, fil rouge che collega i diversi ambienti rendendo unico questo percorso: fiumi, laghi, torrenti, canali irrigui e risaie, l'anima liquida di questi territori si esprime al meglio se vista a cavallo di una bicicletta, con la lentezza che questo mezzo richiede per godersi appieno i paesaggi, sempre diversi e mai banali.
Nell'ottica di un turismo responsabile e sostenibile, il progetto Interreg "In bici a pelo d'acqua" unisce Italia e Svizzera attraverso un itinerario senza frontiere sulle due ruote di circa 270 km, da fare in più tappe gustandosi pienamente il viaggio a sfioro dell'acqua.
Il progetto In bici a pelo d'acqua è stato presentato partecipando al bando di programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2024, e vede come capofila di parte italiana l'Agenzia Turistica Locale Terre dell'Alto Piemonte - Novara, e capofila della parte svizzera l'Istituto Hes-So Valais Wallis, con un partenariato che coinvolge per l'Italia la Regione Piemonte, la Provincia di Novara, la Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, il Comune di Novara, l'Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore e il Distretto Turistico dei Laghi; per la Svizzera Adot Valais Wallis, Rwoag e Valais Wallis Promotion. Interreg V-A Italia Svizzera 2014-2020 è un programma di cooperazione transfrontaliera che coinvolge la Regione Piemonte, la Regione Lombardia, la Regione Autonoma Valle d'Aosta, la Provincia Autonoma di Bolzano e i Cantoni Grigioni, Ticino e Vallese.
In bici a pelo d'acqua è stato presentato sull'Asse 2, finalizzato all'aumento dell'attrattività dei territori caratterizzati da risorse ambientali e culturali con specificità comuni. In particolare la progettazione è dedicata nelle sue azioni di sviluppo tra le vallate alpine di rara bellezza del Vallese, ai piedi di cime imponenti per spostarsi fino alle dolci colline vitivinicole novaresi, fino alla pianura novarese. Un unico grande itinerario dominato dal fattor comune dell'acqua. La sfida è quella di aumentare l'attrattività dell'intera area, potenziare e valorizzare gli itinerari ciclabili esistenti, rafforzare le competenze degli operatori economici, turistici e culturali, la comunicazione, la cartellonistica specifica, l'uso di tecnologie, pensiline fotovoltaiche per la ricarica delle e-bike e tanto altro ancora.
L'itinerario della Via del Mare inizia nell'area svizzera del Canton Vallese, da Le Bouveret sul Lago di Ginevra e, percorrendo il corso del fiume Rodano, attraversa poi il Passo del Sempione ed entra in Italia da Domodossola. Da qui il percorso si snoda lungo il fiume Toce per abbandonarlo poi all'altezza di Gravellona e scendere lungo il torrente Strona; ci si muove dunque sulla sponda ovest del Lago d'Orta, che da Omegna scende verso Pella. Dalla punta meridionale del Lago si scende a Gozzano e poi nel borgomanerese, dove si incrocia anche la Pedemontana. Passando attraverso i comuni collinari e di pianura del Medio Novarese, si raggiunge Novara: il capoluogo offre numerosi spunti di visita, primo fra tutti la Cupola antonelliana di San Gaudenzio, che attrae lo sguardo fin da lontano, su cui è possibile salire per ammirare la città dall'alto. Una passeggiata in centro permetterà di visitare anche la Basilica, il Duomo, il Broletto con la Galleria Giannoni e di fare una sosta per scoprire i sapori del terri
torio, dal gorgonzola al riso, dai salumi tipici ai biscottini, fino ai vini delle nostre colline. Dal centro il percorso prosegue verso la zona sud, dove la Strada Mercadante conduce verso le risaie della Bassa, interrotte solo da rogge, filari di pioppi e cascine storiche in un dolce saliscendi, fino a Casalino e Vinzaglio.
L'intermodalità dei mezzi è una peculiarità voluta dal progetto, per permettere nei periodi invernali e a chi non è particolarmente allenato, di evitare il Passo del Sempione utilizzando il treno da Briga a Domodossola, su cui è possibile caricare la bicicletta. Allo stesso modo sarà possibile raggiungere Orta San Giulio da Pella, ma utilizzando il battello, senza immettersi nel traffico sostenuto della riviera orientale del lago.
L'itinerario della Pedemontana prende avvio dal fiume Sesia a Romagnano e si dirige verso est passando da Cavallirio, Boca, Maggiora e Borgomanero (dove si interseca con la Via del Mare). Quest'area è caratterizzata dalla presenza di colline coltivate a vite e di boschi di invasione. L'impronta di Alessandro Antonelli è presente nelle architetture di Ville, Chiese e Santuari, ma anche in vigna, dove migliorò la tecnica dell'allevamento della vite a maggiorina. Si arriva a lambire il Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago in zona Comignago e si giunge infine a Castelletto Ticino, dove questo itinerario si innesta con quello della Via del Ticino.
Dall'uscita del Ticino dal Lago Maggiore in zona Castelletto Ticino, l'itinerario della Via del Ticino, si allunga fino a Cerano percorrendo da nord a sud il corso del fiume e la provincia di Novara. L'itinerario di 63 km si sviluppa in direzione parallela al fiume, utilizzando per lo più strade sterrate già esistenti e chiuse al traffico di veicoli a motore, salvo alcuni brevi tratti. Si passa da Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago, dove merita una sosta il Mulino Vecchio oggi Centro Regionale di Educazione Ambientale, Cameri con Villa Picchetta, sede del Parco e del Bike Hotel dove i cicloturisti possono pernottare e utilizzare la ciclo-officina per piccole riparazioni al proprio mezzo. Si prosegue fino a Romentino, Trecate e infine Cerano.
La Route du Rhône è uno degli itinerari cicloturistici più emozionanti della Svizzera, che attraversa il Canton Vallese, su sentieri per lo più pianeggianti, in diverse tappe per scoprire le curiosità delle regioni. Monumenti storici, cantine, montagne emblematiche, vigneti e numerose attività attendono i cicloturisti in cerca di una fuga sull'acqua.