Prezzi al consumo

L'inflazione al consumo è un processo di aumento del livello generale dei prezzi dell'insieme dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie (deflazione quando vi è una diminuzione del livello generale dei prezzi). Lo strumento utilizzato per misurare tale livello dei prezzi è l'indice dei prezzi al consumo il cui calcolo in Italia, come nella maggior parte dei paesi, è affidato all'Istituto Nazionale di Statistica.

Un indice dei prezzi al consumo è uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, utilizzato per rappresentare gli effettivi consumi delle famiglie presenti sul territorio in uno specifico anno. L'indice misura quindi la variazione media dei prezzi sulla base della variazione di spesa sostenuta per mantenere, rispetto ad un momento di riferimento (periodo o anno base), lo stesso modello di consumo delle famiglie con riferimento alla medesima composizione della popolazione.

La rilevazione dei prezzi è svolta in prevalenza dagli Uffici Comunali di Statistica e per la restante parte dall'ISTAT (prezzi definiti a livello nazionale oppure di difficile rilevazione a livello territoriale). E' coinvolta una buona parte dei i comuni capoluogo di provincia, tra i quali Novara, con un ruolo fondamentale nell'individuazione dei punti vendita coinvolti nell'indagine e nell'individuazione del prodotto rilevato (Istat indica la tipologia di prodotto e le caratteristiche di base, al rilevatore è dato il compito di individuare il prodotto più venduto che presenta le caratteristiche definite).

A livello comunale, per l'anno 2014, i prezzi dei prodotti componenti il paniere sono stati rilevati in 420 unità di rilevazione, alle quali si aggiungono 108 abitazioni per la rilevazione degli affitti, per un numero complessivo di 58730 quotazioni annuali.

La rilevazione ha cadenze diverse a seconda dei prodotti (mensile e bimensile) e deve essere condotta entro il giorno 21 del mese considerato. I prezzi rilevati per ogni singolo comune vengono inviati all'Istat, il quale elabora un indice elementare per ogni prodotto. Per aggregazioni successive, relative sia al prodotto che al territorio, si arriva all'indice generale.

Per rappresentare al meglio le variazioni, la rilevazione dei prezzi prende in considerazione, in ogni territorio coinvolto, i prodotti più venduti in quel territorio rilevandoli nei punti vendita più frequentati sempre in quel territorio. Prodotti e punti vendita non sono quindi uguali e di conseguenza i prezzi dei prodotti osservati non sono comparabili da città a città e nemmeno da regione a regione.

Mentre le variazioni di prezzo hanno specifica validità, i livelli di prezzo non possono in generale essere confrontati. Ne deriva che, sulla base degli indici dei prezzi al consumo, non si può affermare che una città sia più cara di un'altra, ma soltanto constatare come i prezzi di una città siano variati più o meno velocemente rispetto quelli di un'altra città.

Alcuni comuni, tra cui Novara, hanno concordato con l'Istat la possibilità (previa validazione centrale) di diffondere in via anticipata il proprio indice generale e per divisione di spesa in un giorno stabilito mensilmente dall'Istat.