Il concerto "Liszt e le tre corone della lingua italiana. Dante, Petrarca, Boccaccio" si inserisce nell'iniziativa del Comitato Dantesco di Novara, cui, fin dagli inizi, ha aderito l'Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito.
Questo concerto viene realizzato in tre parti: ciascuna di esse vede l'attore Mario Cei recitare ai testi letterari e le raffigurazioni che hanno ispirato l'opera pianistica del grande musicista ungherese segnatamente indirizzata a Dante, Petrarca e Boccaccio. Il pianista Adalberto Maria Riva esegue i virtuosistici brani registrati presso l'auditorium del Conservatorio Guido Cantelli di Novara.
Questo concerto mette in luce l'importanza assunta dal Medioevo nel contesto del Romanticismo. Tra gli autori più sensibili, Franz Liszt nel corso della sua lunga attività compositiva dedicò a questi temi pagine musicali di straordinaria bellezza.
La terza parte è dedicata alla personalità che Liszt sente più vicina a sé: Dante Alighieri. La figura di Dante non è affrontata direttamente, come nel caso della grande Sinfonia "Dante", ma è letta attraverso il filtro di una poesia di Victor Hugo, Après une lecture de Dante, tratta dalla raccolta Les Voix intérieuses. Le riflessioni di Hugo offrono a Liszt l'occasione di cimentarsi in una notevole sperimentazione formale che, attraverso una solida struttura compositiva, riesca a evocare musicalmente momenti topici della Commedia dantesca: Paolo e Francesca, il Conte Ugolino, potenti invettive politiche, Virgilio, la serenità del Paradiso.