Se le foglie sono pagine di vita
Giuseppe Lupo presenta "Il pioppo del Sempione" (Aboca).
Nella scuola serale di Legnano, un giovane professore insegna italiano a una classe di immigrati di diverse nazionalità: magrebini, albanesi, sudamericani, perfino un quarantenne con tre figli e una laurea in ingegneria, conseguita in Iraq. Tra di loro ci sono Cesar e Apollinaire, padre e figlio sbarcati in Italia dalla Costa d'Avorio, Amin l'albanese, partito a bordo di un gommone e arrivato a Brindisi a nuoto, Rafkani e Mohammed, il più silenzioso degli alunni. Le loro lezioni sono, però, insolite, perché a ravvivarle, sul finire, arriva nonno Paplush, personaggio amato da tutti e memoria storica del paese...Un romanzo profondo ed emozionante, che ci fa riflettere su tematiche molto attuali: prime tra tutte, l'integrazione, l'inclusione sociale e il valore della memoria storica, che va di pari passo con la riflessione sulla modernità. Giuseppe Lupo, in un seducente rifiuto e desiderio di dire, ci consegna una storia che da sacralità al silenzio e alla scrittura stessa, quella che nella memoria cerca le risposte e nella Letteratura i meccanismi per comprenderle.