NU Arts and Community, giunto alla sua 5^ edizione, è il primo festival multidisciplinare di Novara. Quest'anno, il festival presenta un programma originale e intenso, che abbraccia tutte le arti performative: teatro, musica, danza, letteratura, circo e arti visive, con performance e progetti di partecipazione. Nato nel 2020, il progetto è organizzato dall'Associazione Culturale Rest-Art, in collaborazione con la Città di Novara e le associazioni locali, con l'obiettivo di attivare una comunità creativa e coinvolgere i cittadini, ponendo particolare attenzione all'etica, al sociale, alle categorie protette e alla valorizzazione degli spazi urbani della città di Novara.
Il festival si svolgerà dal 26 al 29 settembre 2024 presso le seguenti location: Castello, Spazio Nòva, Auditorium Scuola Dedalo, Centro Città, Broletto, Palazzo Tornielli, Palazzo Bellini, Museo Faraggiana, Tetti Verdi.
Guardando al presente e al futuro, NU 2024 pone un'attenzione speciale all'utilizzo delle nuove tecnologie e alla sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale. Durante i giorni del festival, Novara si anima con performance che spaziano dal centro storico fino ai quartieri di Sant'Andrea e Rizzottaglia. Il festival si estende su tutto il territorio, invitando il pubblico a riscoprire luoghi speciali attraverso azioni culturali, mettendo in scena rinomati talenti italiani e ospitando sorprese internazionali.
Molte performance sono a ingresso libero, mentre per gli spettacoli a pagamento sono previste riduzioni per i tesserati Rest-Art, FAI, Circolo dei Lettori, studenti UPO, under 18, over 65, soci Coop, e per chi raggiunge Novara in treno per partecipare al festival, con uno sconto del 20%.
VENERDÌ 27 SETTEMBRE
Auditorium Scuola Dedalo, ore 10:00
laboratorio di movimento di Francesca Cola
Laboratorio teatrale che prende spunto dal gioco della matassa, un tipo di produzione di schemi che i pensatori Navajo descrivono come utile a ripristinare la hózhó (armonia, bellezza) e ripreso da Donna Haraway come processo di storytelling multispecie.
In collaborazione con Casa di Giorno e nòva a.p.s.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Parco Boroli, ore 17:00
Laboratorio di Ecogiocoleria
Un laboratorio che combina giocoleria e riciclo per promuovere la sostenibilità, aperto a partecipanti di tutte le età, dai 6 ai 99 anni. Insegna a creare strumenti di giocoleria con materiali riciclati, sviluppando abilità motorie e consapevolezza ambientale. Il progetto offre un approccio divertente all'educazione ecologica, stimolando creatività e collaborazione.
In collaborazione con Comunità di Sant'Egidio
In caso di maltempo l'evento verrà ospitato alla Casa della Solidarietà in via Fratelli di Dio 5
Partecipazione libera fino a esaurimento posti
Broletto - Sale della Galleria Giannoni, ore 19:00
inaugurazione della mostra "L'Eessenza della forma" di Jacopo Mantovani a cura di Marco Tagliafierro
Con le sue sculture, Jacopo Mantovani esplora la forma primordiale del mondo, cercando l'essenza dell'immagine attraverso gesti essenziali. Le sue opere esprimono una tensione verso la forma primigenia e la purezza del segno attraverso l'utilizzo di diversi materiali per analizzare la percezione del segno nella sua natura più intima.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Spazio Nòva, ore 21:00
Pelli Verdi di e con Walter Prati, Guglielmo Prat, Bayza Cakir, Lorenzo D'Erasmo, Mario Mariottti
Una performance innovativa che fonde tradizione e modernità, basata su poesie di Nazim Hikmet. L'ensemble utilizza strumenti antichi, acustici ed elettronici per creare un paesaggio sonoro unico che trascende generi ed epoche. Il progetto invita il pubblico a immergersi in un universo sonoro dove l'ascolto diventa un atto di connessione, celebrando il potere unificante della musica.
In collaborazione con nòva a.p.s. progetto Nòva Generazione Creativa
in caso di maltempo l'evento verrà spostato nel Salone Arengo del Broletto
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Giardino Spazio Nòva, ore 22:30
Massimo Silverio in concerto
Hurdja, antenato longobardo della parola Grusa, termine che in friulano indica la crosta che si crea quando si rimargina una ferita, metafora di rinascita e guarigione ma anche di stemma, ricordo di qualcosa che sta scomparendo. Radicato nella tradizione della terra di confine e nell'antico idioma, il progetto fonde poesia, suoni classici e contemporanei, creando un immaginario unico, mescolando strumenti classici, popolari ed elettronici, con la voce come elemento centrale.
in collaborazione con Piemonte Dal Vivo.
in caso di maltempo l'evento verrà spostato nel Salone Arengo del Broletto
Biglietti su DICE: intero € 11,5 ridotto €6
